Nel corso dell’ultimo Congresso della Società Italiana di Ortodonzia, svoltosi a Roma lo scorso novembre 2020, è emerso che il modo in cui mastichiamo nei primi anni di vita può influenzare le nostre funzioni cognitive.

Un bimbo con un palato stretto e/o le arcate che non combaciano perfettamente, per esempio, respira male e la scarsa quantità di ossigeno che arriva al cervello può causare disturbi della memoria o dell’apprendimento.

Un bimbo che russa di notte può andare incontro ad apnee notturne che hanno un’inflenza negativa sullo sviluppo intellettivo e sull’attenzione.

Occorre sensibilizzare e informare i genitori affinchè possano sottoporre i figli a visite periodiche dall’ortodontista, che non è solo “quello che raddrizza i denti per motivi estetici”, bensì lo specialista che si prende cura a 360° delle persone.

Un trattamento ortodontico precoce può rappresentare una terapia per molti problemi dei ragazzi in crescita.

Effettuare regolarmente le visite con uno specialista in Ortodonzia è fondamentale ed ogni bimbo dovrebbe farlo a partire dal quinto anno di età.